Tu sei qui

"Il nemico in casa"

Ritratto di Gianluca Gentili
Inviato da Gianluca Gentili il Gio, 12/03/2015 - 11:37

Salta dalla poltrona e comincia a correre per il salone, emettendo suoni a te sconosciuti, dribblando le poltrone e facendo gesti inenarrabili verso la tua persona. Ti guarda con supponenza affermando, senza pietà, la propria superiorità nei tuoi confronti. I suoi denti, che tu stesso hai provveduto a fargli sistemare a fronte della cessione del quinto dello stipendio, sono li bianchi e tutti in mostra per irriderti...non sapevi nemmeno ne avesse così tanti. E' tuo figlio di dieci anni, e ha appena segnato il 3-2 al minuto 85esimo in una serratissima partita Manchester City - Real Madrid su FIFA15. Casillas nulla ha potuto sul tap-in del Kun Aguero, la palla ha colpito il palo ed è entrata in rete.

Il tuo controller, complice la mano sudata ed il pollice livido, è volato verso la libreria dopo un tuo maldestro tentativo di atterrare in area il velocissimo attaccante argentino, e tuo figlio, quell'essere che tu stesso hai messo al mondo dieci anni fa, ha appoggiato in rete senza pietà e senza rispetto nei confronti del suo vecchio genitore. Mille volte gli hai detto che deve saper perdere, ma quel goal ti ha riportato indietro di oltre trent'anni. Dopo tre minuti di recupero, fischia l'arbitro e lui, quel piccolo Mourinho in erba con la cresta ingelatinata, ti "percula" a dovere ricordandoti tutte le tue sconfitte negli ultimi tre anni.

Sembra ieri quando a stento riusciva a tenere in mano il controller, quando tu prendevi il Pescara e a lui davi il Barcellona per tentare di equilibrare le forze in campo Non di rado ti facevi anche qualche goffo autogoal per regalare alla tua creatura un risultato favorevole. Ma oggi è diverso, il piccolo Renzi di casa ti ha rottamato. Infastidito, lo spedisci a lavarsi i denti e a prepararsi per andare a letto, di corsa, perchè domani c'è scuola. E' quasi mezzanotte e il gioco elettronico ti ha preso la mano, nella foga agonistica ti eri scordato che domani ricominciava la settimana e che il pargolo aveva la verifica di inglese. "Papà sono pronto" ti dice. Entri in cameretta per dargli la buonanotte, non ne hai voglia, ma lo fai. Dimostri un self control alla Nils Liedholm nell'accettare la sconfitta e nel mostrare il tuo disinteresse per la partita.

Gli dai la buonanotte e lui ti risponde mettendo in dubbio, ancora una volta, le tue abilità pallonare in FIFA15. Lo soffocheresti con il cuscino quel figlio ingrato e irrispettoso. Crolla subito in un sonno profondo, il suo viso è quasi angelico. Nonostante tutto lo fissi con sguardo amorevole e lo baci in fronte. Tua moglie, mentre ti cazzia per l'ora tarda, si incammina verso la camera e ti chiede se stai venendo a letto anche tu. "Un attimo e arrivo", gli rispondi, "il tempo di mettere a posto delle carte di lavoro, ma tu dormi tranquilla...". Passano dieci minuti e il silenzio regna in casa.

Dorme il Kun Aguero, dorme tua moglie e dorme anche l'altro figlio, il più piccolo. Vai in salone, piano piano, senza far rumore, e chiudi la porta,. Accendi la tua XBox e il tuo 50 pollici mettendo il volume al minimo. Stasera, dopo la bruciante sconfitta, ritiro e sessione supplementare di allenamento fino alle 2:00. Quel piccolo essere malefico non l'avrà vinta anche domani... parola di papà....

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