Uomini o Caporali

Ciò che distingue l'uomo dal sasso è che il primo reca dentro di sè la parola VITA.
Così è, secondo la religione ebraica, che sottolinea la potenza creatrice della PAROLA così come quella cristiana, che definisce Gesù VERBO di Dio.

Ancor più potente della parola declamata è quella CANTATA, tant'è che le messe più solenni sono, appunto, accompagnate dalla musica sacra.
Quando si diffonde il cinema, i messaggi affidati alle storie sceneggiate vengono sottolineati dalle colonne sonore, le scene clou, accompagnate da musica "tensiva" che cattura l'attenzione e sottolinea il pathos.

Da sempre, musica e parole sono il modo in cui comunichiamo, quelle che sentiamo più nostre le scegliamo e prediligiamo, altre vengono imposte come verità ineluttabili.
È il caso delle marce militari, degli inni nazionali, che ci suggeriscono un senso di appartenenza estremamente significativo.
Il nostro inno nazionale, ad esempio, fu scritto da Goffredo Mameli, un giovane che avrebbe compiuto di lì a poco vent'anni, se la guerra non avesse stroncato la sua vita.

La guerra, quel mostro che noi italiani ripudiamo per Costituzione. E, sempre secondo l'articolo 21 della nostra Costituzione, ogni italiano è tutelato nella sua libertà di espressione, cioè può usare le parole per esprimere il suo pensiero, può perfino cantarlo (in Iran invece, nel 2023 anche la musica è considerata un delitto, punibile con la morte). Io vivo in Italia, per fortuna. Non in Iran, e nemmeno in Ucraina.
Da italiana, sono LIBERA di dire che nessuno può impedirmi di cantare, o impormi di fare la guerra. Una delle nostre canzoni più belle di sempre, "Generale" di De Gregori, dice, provocatoriamente, che "la guerra è bella anche se fa male". Non è vero. LA GUERRA È UNA MONTAGNA DI MERDA.

E che nessuno si permetta di venire a casa mia, mettersi sotto i piedi la mia Costituzione, per dirmi che non posso cantare, o che devo accettare la guerra. All'indomani del festival della canzone italiana, ogni riferimento NON è affatto casuale.

Margherita Salice